Il Monte Bulgheria è senza dubbio una delle più belle montagne del Cilento, con i suoi 1225 mt e la sua particolare posizione geografica funge da collegamento tra l’Appennino e la costa del Tirreno. Si tratta di un massiccio calcareo incastonato tra la valle del Mingardo e quella del Bussento e per esperienza personale è davvero la “Montagna che cambia colore” infatti le sue rocce carbonatiche formatesi nell’era Mesozoica fanno sì che durante le ore del tramonto si tingano di rosa conferendo all’intero paesaggio un’immagine a dir poco idilliaca. Il panorama che si gode dalla vetta è di quelli indimenticabili, dal Golfo di Policastro alle isole Eolie e Capri nei giorni in cui l’aria è più tersa, dal Monte Cervati al Gelbison e il Massiccio del Pollino dalla parte interna. Le sue pareti che si stagliano imponenti per diversi kilometri consentono la formazione di un microclima mite molto particolare che si riflette nella ricca biodiversità presente sul monte Bulgheria, dalle specie arboree e cespugliose classiche della macchia mediterranea alle tante specie faunistiche a rischio d’estinzione e che meritano tutela.
Foto di Marco Tancredi